Ieri è stato pubblicato su The IPKat, uno dei miei blog preferiti, un articolo sul caso deciso dalla Corte di Giustizia del quale abbiamo da poco. L’intervento è del Prof. Lionel Bentley, direttore del Centre for Intellectual Property and Information Law dell’Università di Cambridge, uno dei massimi esperti mondiali di IP Law.
L’articolo è interessante dalla prima all’ultima parola, anche per i numerosi riferimenti giurisprudenziali che contiene (in Inghilterra le sentenze sono liberamente consultabili; che ne pensa la nostra Cassazione?). Ma particolarmente interessante è il punto di vista del giurista inglese sull’affermazione della Corte per cui l’interfaccia può essere protetta se “abbia carattere di originalità, ossia rappresenti il risultato della creazione intellettuale dell’autore” (par. 45). Il Prof. Bentley sottolinea che dal punto di vista del civil law ciò non costituisce un problema, perché i sistemi continentali tendono a proteggere tutte le opere dell’ingegno che abbiano il carattere della creatitività. Nel common law britannico, invece, il “copyright protects a closed list of specified works. In the UK, the list comprises eight items: original literary, dramatic, musical and artistic works; films; sound recordings; broadcasts and typographical arrangements of published editions. In order to be protected a particular item of subject matter must fall within one of these boxes… Being a “work of the mind” is insufficient if the work claimed cannot be fitted within one of the boxes…”. L’articolo, poi, prosegue dando alcuni spunti per risolvere il problema, affatto trascurabile nell’ottica del diritto inglese (e irlandese).
In questi casi bisogna soltanto leggere, riflettere (anche sul riferimento all’interferenza tra copyright e design, che tanto appassiona in questi mesi l’opinione pubblica italiana, in attesa della soluzione del caso Flos, dopo le conclusioni presentate nel procedimento C-168/09) e imparare.
E ringraziare Internet di poter accedere in così poco tempo a risorse per cui, pochi anni fa, sarebbero serviti mesi, e forse non ci saremmo riusciti…